Testimonianza
In te, padre, vidi il volto di Cristo, lo vidi nella tua guida, premurosa e costante, lo vidi nel silenzio delle tue preghiere, lo vidi nella tua parola, feconda, tempestiva, trasparente lo vidi nel tuo sorriso, espressione sincera del tuo amore, lo vidi nel tuo sguardo penetrante, mi parlava nel mio silenzio, lo vidi nella tua mano, mi sfiorava... mi rasserenavo, lo vidi nel tuo abbraccio, per darmi e assorbire in me il tuo essere, lo vidi nella tua gioia di vedermi, nel tuo desiderio di ricevere, lo vidi nella tua presenza, per sentire e curare ogni battito del mio cuore, in te, padre, vidi il volto di Cristo e ne assaporai un raggio del Suo amore nel dono santo del tuo cuore...
Caro padre, comprendo i tuoi sacrifici, mi perdonavi sempre!
«... Quando sarai più leggera ti porto in paradiso», fu, allora, una sottile insinuazione per ricordarmi, ancora una volta, il perché non mi avessi portato, come invece le altre più volte, quel paradiso che tu racchiudevi dentro di me quanto io, mi lasciavo costantemente trasportare da te, in completa fiducia e amore; pur non avendolo sempre conservato, per le difficoltà del mio comportamento, soprattutto in quel tempo di prova che tu stesso, nel disegno di Dio mi palesavi durante il trasporto, tuttavia, alla fine mi assicurasti sempre di essere "il mio sommozzatore". Che io, padre, possa mantenermi sempre leggera per essere sospinta velocemente da te, per poi un giorno, "quel paradiso schiudersi ancor di più, insieme a te e per sempre.
«Il Signore ti ha affidata a me e quando Gesù mi affida un'anima sarà per sempre»; da parte Sua, mi dedicasti cinque anni, durante i quali hai operato in me un salto di qualità, tralascio di descriverne i frutti... ma solo compendio il tutto in "Io faccio nuove tutte le cose", grazie al profumo della tua preghiera, al profumo che ho respirato dal dono di Dio che mi ha fatto di te, dal tuo dono che mi hai fatto di Lui".
Il mio grazie, per quello che hai fatto per me, per oggi, che sei lontano dalla mia presenza, ma non con il cuore, per sempre.
Un bacio, da tua figlia e... un grazie, ancor di più, per te stesso! e... a Dio che "ha reso mirabile in te tutto il suo favore.
Monica Marra
Mi perdonò tante volte, e mi convertì
Scrivere di padre Corsini è come scrivere dell'eterna misericordia di Dio. Quando lo conobbi ero una persona molto diversa da ora. Debbo a lui la mia conversione e al suo esempio, se ricordo sempre che bisogna perdonare come Gesù fece con noi, come padre Corsini faceva con me.
Mi perdonò tante volte, e alla fine mi convinsi che se in un uomo c'era così tanta bontà non poteva essere solo qualcosa d'umano. In lui c'era sicuramente la "misericordia divina". Capì che Dio esisteva davvero ed era lì, per me e per ogni anima che ne avesse bisogno attraverso di lui. Ogni volta che mi diceva qualcosa ed io non la seguivo mi ritrovano ad ammettere sempre che aveva ragione lui.
Un giorno mi diede un rosario con la medaglietta della Madonna Miracolosa e mi disse: portalo sempre e non ti accadrà mai niente di male. Ebbene, posso dire che ogni giorno prima di uscire di casa la prima cosa che faccio è prendere il rosario e la medaglietta. Ogni qualvolta li ho dimenticati a casa mi sono successi eventi molto spiacevoli, dalle piccole cose, a cose molto più importanti.
Ringrazio in eterno Dio per avermi dato la possibilità di conoscere padre Corsini. Egli è stato come una luce. Una luce che tutt'ora non si spegne, ma continua a brillare nel cammino della mia vita. Sono certa che non si spegnerà mai perché la luce dell'amore di Dio è eterna.
Alessandro D'Amico (Reggio Calabria)