lunedì 20 aprile 2009

RAGAZZI MONELLI


Premetto che ho conosciuto il padre in giovane età, quando insegnava religione ai ragazzi delle medie a Villa San Giovanni ed io ero una delle sue alunne. Per vari motivi nel corso della mia vita non sempre siamo stati in contatto, ma nel mio cuore è stato sempre presente. I ricordi che ho di lui sono tanti,ma ne citerò soltanto due.

- Mio fratello ultimamente non stava bene, così dopo tanti anni, decisi di portarlo dal padre nella chiesa dove lui di solito confessava, convinta che lui poteva aiutarlo.

Appena mi ricevette trovai davanti a me un vecchietto e non più il giovane sacerdote che avevo conosciuto da ragazza. Arzillo e sorridente come sempre mi dice: cosa c’è? – Gli rispondo, fiduciosa: -padre mio fratello ha bisogno di voi. Eccolo, ve lo consegno. In un secondo momento verrò anch’ io a trovarvi”. Lui mi stringe forte, forte le mani e me li bacia! Io rimasi sbalordita e dissi: “Padre, sono io che devo baciare le mani a voi che siete un sacerdote!” …ma lui sorride e va via con mio fratello.
Questo episodio e questo gesto sono rimasti impressi nella mia mente per sempre e mi hanno fatto comprendere quanta umiltà ci fosse in quel figlio prediletto che il Signore si era scelto per essere una Sua divina immagine.

- Negli anni in cui insegnava, ricordo che entrava in classe con semplicità e serenità. I ragazzi entrando gli facevano sempre qualche scherzetto (come lo fanno anche oggi). Molte volte gli nascondevano il berrettino che portava come un ragazzino e con disinvoltura. Lui, sempre sorridente, diceva ai ragazzi: “…dai, datemelo che sento freddo in testa!”. Un giorno, che ricordo molto bene, si faceva un disegno alla lavagna con i gessetti, lui faceva la sua parte insieme a noi. Dietro a lui i ragazzi spiritosi e monelli tracciavano dietro le sue spalle col gessetto delle croci sotto sopra. Lui non si accorgeva di nulla, ma i professori all’uscita lo fermavano e gli dicevano: “padre Corsini, che vi hanno fatto sulla giacca?” Lui, al suo solito, sorrideva e diceva:”è sempre Carnevale, ogni scherzo vale!”
Caro padre sono solo due i ricordi che ho voluto citare, ma quali lezioni ci lasciano! Beati coloro che sanno farne tesoro per la loro vita spirituale.
Un grazie dal profondo del cuore per quello che sei stato ed un grazie a Gesù per averti donato a noi.



Giovanna Caminiti

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