sabato 14 luglio 2007

ALLA FINE MI ARRESI AL SUO SILENZIO


Testimonianza

Come ho scritto in una mia precedente testi­monianza non e facile parlare di padre Cor-sini. Chi ha avuto la grazia di conoscerlo ha dato di lui una definizione secondo la sua percezione.
Io posso dire, che per me ò stato un padre inarrivabile.
Lo conobbi in un periodo triste della mia vi­ta. La prova da superare era molto doloro­sa; per cui sentivo nel mio cuore la ne­cessità di una guida spirituale. Dopo aver tanto vagato, i miei passi hanno imboccato la strada verso Piale; che pur essendo il paesetto vicino alla mia abitazione, non ero mai en­trata in quella meravigliosa chic-setta di "Gesù e Maria". Non so­lo, non avevo mai visto quel sa­cerdote, non conoscevo neanche il suo nome.
Non dimenticherò mai l'ac­coglienza che ho ricevuto al pun­to che ho avuto la sensazione che mi aspettasse da tempo. Placò il mio cuore dolorante con queste pa­role: "D'ora in poi, io sarò tuo pa­dre". L'ho rivisto dopo un mese, lo vi di preoccupato, come se intuisse il moti­vo della mia lontananza. Infatti, quello che sicuramente pensava era vero: avevo trovato un padre dell'età del mio e non volevo rintristirlo narran­dogli i miei problemi. Col tempo capì che avevo ra­gione! Tutti occorrevano a lui da varie zone! Egli as­sorbiva ed io m'intristivo per questo. Non passò molto tempo che mi resi conto che la sua unica e sola gioia consisteva nel sollevare un'anima.
Osservavo sovente il suo volto radioso; gli occhi luminosi e limpidi come quelli di un bambino al punto che una sera, dopo aver confessato fino a tardi gli chiesi: sci stanco stasera? Rispose: oggi, sono più feli­ce del solito! Ho confessato un'anima che non si con­fessava da 30 anni.
Compresi che ogni qualvolta che tardavo a ricor­rere alla sua guida spirituale non lo rendevo sereno. Spesso lo rivedevo taciturno e pensoso al punto che, un giorno rivedendomi mi richiamò dicendo: quante settimane sono trascorsi dall'ultima volta che sei ve­nuta? Non devi chiuderti come un riccio... Non capi-
sci che mi fai star male? Per la prima volta compresi che non ero sola. Gesù e Maria mi hanno preso per roano e mi hanno guidata dove i mici passi non aveva­no mai varcato la soglia di quella chiesetta! Dove ho ricevuto l'abbraccio del "Padre".
Egli era là per tutti ad attingere le gioie che il Si­gnore le concedeva salvando e sollevando anime! Si, le sofferenze e il dolore che as­sorbiva per lui erano gioia e letizia. Ogni qual volta che lo visitavo mi di­ceva: cosa ti è successo stavolta? Annuivo; lui capiva e il suo volto s'intristiva; gli osservavo muovere le labbra; capivo che pregava e il mio cuore si rasserenava e mi sentivo più leggera. Così sostenu­ta ho superato tante prove. Quel fìglio scelto e amato dal "'Padre", ricolmo di Spirito Santo, mi ha fatto crescere nell'amore di Dio e della Vergine Santissima "sorgente di madre che tutto consola". Mi di­ceva: ricordati, chi ha fede non peri­sce mai; e non dimenticare di affidare tutto alla Madonna.
Lei, saprà cosa fare; passa tutto a Gesù: tu stai tranquilla. "Chiedete ed otterrete, cercate e troverete, bus­sate e vi sarà aperto. (Matteo 7-11).
Così facendo Tu riceverai tutte le grazie che chie­di: Sappi però una cosa: i tempi di Dio non sono i no­stri tempi quindi, non smettere mai di pregare, dagli fiducia. Mentre parlava lo osservavo: so di certo che non era lui, il suo volto si trasfigurava, i suoi occhi emanavano una luce celestiale; il suo sorriso era rag­giante. Ncll'osservarlo mi dicevo: Quanto sei gran­de!... SÌ, sentivo in quel momento la sua spiritualità intcriore e sigillavo quel pensiero nel mio cuore. Sono certa che, tutta la sua vita è stata una tensione conti­nua per il ciclo; era una perla rara; ha saputo spargere la buona semente nei cuori di tutti coloro che l'hanno avvicinato.
Sicuramente anche dal cielo continua ininterrotta­mente a beneficare tante anime.

Marra Patti Giovanna (Villa S. Giovanni - R.C.)

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