sabato 14 luglio 2007

DIALOGO DI TENEREZZA


da uno scritto...

Questa sera il mio caro "Papa" mi ha telefonato per darmi gli Auguri di Buon anno. "Ti faccio gli auguri per un anno di Santità e Sanità - mi ha detto. Vedi, ti faccio gli auguri con due "S.S."! Oh! mio caro padre, che bella sorpresa mi avete fatto. Voi accontentate sempre i miei desideri. Desideravo sentirvi infatti. Mi mancava la vostra voce, le vostre parole, ma vi sentivo, vi sentivo nel cuore. Sì, nel mio cuore eravate già presente.
Probabilmente anche voi percepivate questa mia presenza e da buon padre mi avete voluto consolare e accarezzare l'anima con le vostre dolci parole. Non so come, ma voi già eravate a conoscenza del mio animo afflitto e cosi, come Gesù stesso, scen­devate nell'animo mio per consolarlo con le parole più dolci e lusinghiere che si possono dire ad una piccola bambina.
Vorrei essere vera­mente la vostra bimba -la più piccola - e voi così mi chiamate : la mia be-niamina, la figlia più pic­cola, l'ultima arrivata, la mia gioia. Voi mi dite: dalla più piccola Gesù
non vuole niente, solo un sorriso, gli basta solo il sorriso. Oh! se Gesù si accontentasse del mio solo sorriso! Sarei la più felice del mondo perché io sor­rido spesso. Mi piace sorridere e fare sorridere.
Voi mi dite questo perché sapete che io invece vorrei poter fare tante cose per Gesù, ma in realtà poi non faccio nulla, ma non perché non voglio ma perché le mie condizioni di salute e familiari non me lo consentono.
E voi, che conoscete le mie condizioni, per sen­tirmi in pace, mi dite: tu non devi fare nulla, i pic­coli non fanno nulla, sorridono e basta, e il papa è felice solo per il suo sorriso.
Oh! mio caro padre che dolci parole, sono mie­le per l'anima mia, guarigione per i malati, lacci che si sciolgono ad un semplice tocco: sono libe­razione, gioia, pace! Grazie di tutto ciò che mi avete dato. Grazie dico a Gesù di tutto quello che mi ha voluto dare e mi darà at­traverso di voi.

M.S.

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